La mia azienda agricola è situata nella provincia di Asti e precisamente nel comune di Costigliole d’Asti, sul confine tra Langa e Monferrato.
La parola “langa” deriva da “lingua”, infatti le nostre colline assomigliano a lunghe lingue di terra che, nelle nebbiose giornate autunnali sembrano nascere dal nulla e terminare verso l’infinito.
Invece la parola “Monferrato” nasce dall’unione delle parole “mattone” e “ferrare”.
Vuole un’antica leggenda (forse coniata dal cronista monferrino Fra Iacopo d’Acqui, durante il governo di un discendente di Aleramo, Guglielmo VII) che il marchese Aleramo fosse nato presso Acqui Terme durante un pellegrinaggio. Rimasto orfano dei suoi genitori, Aleramo venne ingaggiato nell’esercito imperiale ed entrò alla corte dell’imperatore Ottone I.
La mia azienda ha sede in una frazione di Costigliole d’Asti, Sant’Anna: è una piccola borgata, con circa 150 abitanti, ma molto antica: si narra che in origine, nel II secolo d.C., San Siro fondò la prima comunità cristiana proprio in questo luogo.
La mia azienda è stata, per così dire, fondata in un non precisato anno verso la fine dell’800, quando il mio bisnonno cominciò a fare un po’ di vino, oltre che per la propria famiglia, anche da vendere.
Da sempre in queste zone esiste la vigna, compagna silenziosa di tutto l’evolversi di quest’area del Piemonte, di questo meraviglioso paesaggio viticolo che è Costigliole d’Asti. Non per niente siamo il comune che ha in percentuale la superficie vitata più alta d’Italia (circa il 75% del territorio) e, grazie a questo splendido paesaggio viticolo, abbiamo potuto presentare una candidatura all’UNESCO per avere il riconoscimento di “patrimonio dell’umanità”. Il sistema di allevamento della vite, in queste zone, è quello classico a Guyot, che permette un’ottimale maturazione delle uve. La mia azienda è composta da circa 14 ettari, di cui 2 a frumento, 2 a bosco da legna ed i restanti 10 a vigna. I vigneti sono tutti con esposizioni ottimali, da SUD-OVEST a SUD-EST.
La filosofia dell’azienda è molto semplice: TRADIZIONE e QUALITÀ.
Le uve sono diradate in modo da ottenere un prodotto qualitativamente alto. Solo il prodotto migliore finisce nelle bottiglie e difficilmente potrà essere uguale da un anno all’altro, perchè il mio vino è un prodotto tradizionale e naturale, e la natura non fa mai due cose identiche. L’uva, dopo essere stata pigiata, fermenta in grandi vasche di cemento per 10-12 giorni, durante i quali, sono eseguiti manualmente i rimontaggi.